venerdì 26 giugno 2015

Tutti assolti dopo 9 anni i dipendenti della Cearpes

Tutti assolti dopo 9 anni

 i dipendenti

 della Cearpes


CHIETI Sono stati assolti tutti e 32 con formula piena, dopo nove anni tra indagini e processi ed ora desiderano la giusta riabilitazione: sono i dipendenti della cooperativa «Cearpes», che nel...Categorie (1)

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CHIETI Sono stati assolti tutti e 32 con formula piena, dopo nove anni tra indagini e processi ed ora desiderano la giusta riabilitazione: sono i dipendenti della cooperativa «Cearpes», che nel frattempo è passata alla gestione della cooperativa «Lilium», accusati di maltrattamenti e sequestro di persona nei confronti dei minori che erano ricoverati nel centro che si trova a Sambuceto. «L'impostazione accusatoria – spiegano i lavoratori in un lungo comunicato in cui rievocano le tappe processuali sopportate – ha condotto alla mistificante e falsa rappresentazione della comunità Cearpes come una sorta di comunità degli orrori ovvero come un lager e luogo di torture, violenze e maltrattamenti per sventurati minori. Tutto ciò è risultato nettamente e clamorosamente smentito e contraddetto dalle univoche risultanze probatorie e processuali, le quali hanno dimostrato che invece l'attività della cooperativa è stata svolta in maniera altamente professionale e del tutto inappuntabile, a tutela e nell'interesse dei minori da essa ospitati, con scrupolo, sacrificio e dedizione continuativi ed indefessi, con risultati terapeutici di significativa rilevanza positiva per i minori stessi, affetti da gravi patologie psichiatriche. Sono stati assicurati il migliore e più appropriato trattamento, cura e terapia dei minori alla medesima affidati, tanto da meritare alla medesima Cearpes l'accredito di un centro di eccellenza a livello nazionale in tali peculiari attività. Il trattamento e la cura dei minori ospitati, per quel che concerne anche le terapie farmacologiche e l'uso della contenzione, sono avvenuti sulla base di un regolamento scritto approntato dai vertici della cooperativa, contenente l'indicazione e descrizione delle mansioni demandate ai singoli assistenti, educatori ed operatori della Cearpes e sulla base di periodici corsi di aggiornamento, nonché sotto stretto ed assiduo controllo medico, senza che sia possibile ravvisare in essi alcuna violazione delle regole e dei protocolli di carattere
sanitario vigenti né dei diritti e della salute psicofisica dei minori ospitati».
Antonello Antonelli

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